Laghi
di Revine e Valsana
Alla
scoperta della Natura dei Laghi di Revine e della Valsana
Al termine della glaciazione
Wurmiana, con il regresso del grande ghiacciaio del Piave, si formò un
grande lago in quella valle che ora porta il nome di Vallata o Valsana. Questa
conca lacustre misurava una lunghezza di circa 8 chilometri e si estendeva da
Longhere fino alle alture moreniche di Gai. Successivamente, a seguito di un
processo di interramento naturale e a notevoli opere di bonifica operate successivamente
al 1400, il bacino lacustre assunse l’aspetto attuale. Il complesso idrografico
dei Laghi di Revine è costituito da due bacini: il lago di Santa Maria
con una superficie di 0,4 kmq, e il lago di Lago, o di San Giorgio, esteso per
circa 0,5 kmq e sono tra loro collegati da uno stretto e poco profondo canale
artificiale. Il territorio ospitò insediamenti umani fin dalla preistoria,
come dimostrano i numerosi ritrovamenti di strutture, probabili resti palafitticoli,
effettuati a Colmaggiore di Tarzo. L’equilibrio ecologico dei laghi è
instabile e soggetto a sovvertimenti provocati da avventati interventi umani
o da processi naturali. La disamina scientifica sulla qualità delle acque
ha riscontrato un notevole e preoccupante stato di eutrofizzazione , dovuta
soprattutto allo scarso ricambio idrico e all’interramento delle sorgenti
sotterranee sul fondale del Lago di Santa Maria. Nell’ambiente rivierasco
dei due laghi si concentra la vegetazione tipica delle zone palustri con presenza
di estesi canneti e notevole sviluppo delle ninfee.




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Stethophyma
grossum
Livelet
Coenagrion
puella
Lago
di Lago