Importante
e millenaria via di comunicazione tra la montagna e la costa adriatica, 'la
Piave' [al femminile in rispetto degli antichi dialetti locali e del sommo
Poeta, per il quale Piave è Piava ((Paradiso, IX, 27)] nasce sul Monte
Peralba e, dopo un percorso di 220 chilometri, sfocia nel mar Adriatico a
Cortellazzo. Un
tempo percorso da lunghe zattere che trasportavano merci di ogni genere verso
la pianura, oggi, fiume tra i più sfruttati d'Europa,è ridotto
in certi punti a poco più di un ruscello. Del Fiume Sacro alla Patria,
le cui onde combattevano come i Fanti, resta ben poco e 'lo straniero' potrebbe
ora passare solamente calpestando delle aride pietraie. La Media Piave è
la parte centrale del suo corso, dalla stretta di Fener a Ponte di Piave.
Qui assume una morfologia 'a canali intrecciati', aspetto tipico dei corsi
d'acqua a scorrimento impetuoso; l'alveo si dilata e si contraddistingue per
la formazione di ampie estensioni sedimentarie denominate 'Grave', nelle quali
si intercalano superfici soggette al deflusso idrico, pertanto prive di vegetazione,
e superfici soggette solo saltuariamente ad inondazioni di piena, con vegetazione
igrofila e riparia.
Notevole la
presenza di svariate specie di Orchidaceae quali Orchis militaris,
Anacamptis morio, Neotinea tridentata, Ophrys holosericea e varie
forme di O. apifera.
Ricchissima
risulta la fauna entomologica, soprattutto delle specie xylobionti e, da ricerche
attualmente in corso, altrettanto ragguardevole e complessa si dimostra la
fauna ortotterologica, con segnalazione di specie rare e mai precedentemente
rinvenute in questo habitat.